La data di inizio dell’Expo di Milano 2015 si avvicina. Tutti sono pronti per l’inizio di questo enorme “meeting” internazionale sul cibo, che ha registrato il record storico di presenze con 144 stati. Questa occasione non poteva certo sfuggire alle aziende, grandi, come la coca-cola che ha presentato un proprio padiglione, e più piccole, magari associate e sovvenzionate, come il caso del padiglione “Cibus è Italia – il padiglione Expo Federalimentare”. Il progetto è stato messo in piedi grazie a sovvenzioni arrivate da più parti; hanno partecipato Fiere di Parma, unitamente con l’associazione ICE (agenzia italiana per il commercio), che agisce nel campo della promozione dell’esportazione dei prodotti italiani all’estero (“sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico che li esercita”, art. 14, cc.17-27, DL n.98 del 06.07.11), Federalimentari, ovvero la branca di confindustria in cui si associano gli imprenditori nel campo alimentare, oltre alla partecipazione del Ministero dell’agricoltura e di “Cibus”, la più importante fiera alimentare italiana. Tutti questi sovventori hanno portato ad un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, riuscendo a costruire un padiglione di 5 mila metri quadri su due livelli, in cui ci sarà il vero e proprio percorso espositivo, e una terrazza, dove gli addetti ai lavori potranno incontrarsi per riunioni, confronti e dibattiti.
Lo spazio espositivo sarà diviso in 15 sezioni, differenti per filiera produttiva, ovvero: Latte e Formaggi, Nutriceutica, Territori, Filiera Avicola, Filiera della carne bovina, Aceti e condimenti, Olio, Riso, Pasta, Dolci & Snack, Pomodoro e Vegetali, Tecnologie di Produzione Sostenibili Design&Comunicazione, Carni Suine e Salumi, Bere Italiano. Ogni settore, quindi, seguirà un proprio percorso, obbligato, fondendosi poi con gli altri, in quanto prodotti italiani, genuini e caratteristici. Verranno raccontate le storie di ogni produzione, il diverso impiego delle macchine da lavoro, l’introduzione della tecnologia nel mondo dell’agroalimentare, sottolineando sempre l’importanza di una produzione sostenibile; sarà quindi uno spazio d’incontro, per le culture e le pietanze, nonché strumento di conoscenza ed approfondimento per tutti i visitatori ed addetti ai lavori. Di pari passo verrà sviluppata una piattaforma web, creata in collaborazione con Ebay, dove saranno in vendita tutti i prodotti presenti all’esposizione, all’interno del padiglione Casa Cibus; l’e-commerce verrà lanciato in occasione dell’Expo ma resterà, poi, in rete con formula permanente.
L’obiettivo del progetto è chiaro, rilanciare il settore agroalimentare italiano, invogliando il consumatore all’acquisto di questi prodotti unici, attirando l’attenzione dei produttori, dei rivenditori e degli investitori esteri. Le aziende presenti saranno 200, su un totale di circa 6 mila (che sono le aziende iscritte a Federalimentare), con 2.000 operatori al seguito, tutti pronti a rendere concreto il progetto di rilancio economico in questo settore, fortemente in perdita negli ultimi tempi; basti pensare che solo nel 2013 ha perso il 3% per quanto riguarda i consumi interni, ma comunque in crescita come fatturato totale.
Lo stato ha deciso di partecipare ed investire in prima persona nel progetto “Casa Cibus” vista l’occasione, troppo ghiotta per farsela sfuggire. Insomma, l’idea Expo 2015 “Nutrire il pianeta” sta prendendo forma, sperando che sia in grado di lasciarsi alle spalle tutti gli scandali in cui è coinvolta, che sembrano spuntare come funghi.
Stefano Gattordo