“Adesso siamo in presenza di una guerra, e di una guerra che può essere totale”: queste sono le parole del Presidente francese Francois Hollande in merito alla questione Ucraina. Oggi il primo ministro francese e la cancelliera tedesca Angela Merkel andranno a Kiev ed a Mosca, non per parlare, ma per trovare una soluzione condivisa per tutti e trovare un epilogo all’escalation di tensione a cui stiamo assistendo nell’est Europa.
Il tema che ha riempito le pagine dei giornali in questi giorni è la fornitura di armi letali agli ucraini da parte degli americani; iniziativa che non ha fatto piacere al governo del Cremlino, pronto a rispondere ad un’azione di questa portata. L’Italia si distanzia da quest’idea e il ministro degli Esteri Gentiloni afferma “mandare armi all’Ucraina non è una soluzione che possa coinvolgere l’Ue o l’Italia. La situazione sul terreno è molto grave e non lascia spazio per una marcia indietro sulle sanzioni alla Russia”.
La tensione resta alta come il rischio dello scoppio di un conflitto, speriamo semplicemente che le mediazioni e le trattative portino realmente ad una soluzione che non scontenti nessuno, per evitare quella che potrebbe diventare una catastrofe.
Stefano Gattordo