Matteo Renzi ha scelto il candidato, che il PD voterà, per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella. Stamattina il Premier ha lanciato apertamente, all’assemblea dei grandi elettori del PD, la candidatura di Sergio Mattarella, ex deputato per ben 25 anni, dal 1983 al 2008. Egli è stato deputato nelle file della Democrazia Cristiana, fino al suo scioglimento, del Partito Popolare Italiano e della Margherita, ricoprendo numerosi incarichi istituzionali, è stato più volte nominato ministro, oltre ad essere uno dei fondatori del PPI ed essere stato nominato, nel 2011 dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; nello stesso anno venne nominato giudice della Corte Costituzionale, incarico che ancora oggi ricopre. Fu anche il relatore, nel 1993, della legge Mattarella, meglio conosciuta come Mattarellum, ovvero la legge elettorale utilizzata fino alla votazione del 2001, poi sostituita dal Porcellum, ancora oggi in vigore ed al centro di tante polemiche. Famoso lo scontro con Forza Italia del 1995, per il quale (e non solo) Berlusconi ha annunciato che il suo partito non voterà tale nome, quando definì “un incubo irrazionale” l’inserimento del partito azzurro all’interno del PPI.
Un nome, insomma, che fa discutere e sembra non essere un collante fra destra e sinistra, ma Renzi manterrà la linea annunciando che questo è “il momento per riscattarsi” della brutta figura del 2013, quando il candidato portato avanti dal PD, Romano Prodi, venne impallinato da 101 franchi tiratori del proprio partito.
Stefano Gattordo