Dopo l’emergenza neve, che ha visto le istituzioni dello Stato e centinaia di volontari mobilitati nel Centro Italia già martoriato da una grave crisi sismica, il Club alpino italiano ha accolto con soddisfazione la notizia dell’approvazione del primo stralcio di lavori di ripristino della viabilità all’interno del cratere sismico e rivolge un appello all’ANAS, soggetto attuatore, e a tutti gli enti competenti, perché la ricostruzione delle strade di accesso ai Monti Sibillini, al Gran Sasso e ai Monti della Laga (e ai territori compresi nei due Parchi Nazionali) sia avviata al più presto.
La percorribilità delle strade di montagna rappresenta una priorità per le comunità e le attività, con un’aspettativa che accomuna quelli che sono rimasti e quanti desiderano tornare.
“La ricostruzione delle strade permetterà anche un più agevole ritorno degli amanti della montagna e, con esso, un sostegno concreto e immediato alle tante attività economiche, messe duramente a prova dal sisma – afferma il Presidente generale Vincenzo Torti – Il conseguente ripristino dei sentieri consentirà un effettivo ritorno alla frequentazione di territori altrimenti destinati al graduale abbandono, a dispetto della loro pregressa capacità di accoglienza”.
“Per questo – precisa il Presidente del CAI Marche Lorenzo Monelli – abbiamo indicato come priorità nell’utilizzo delle risorse messe a disposizione del CAI il censimento e la messa in sicurezza della sentieristica, così da recuperare la percorribilità dei tratti interdetti, restituendo, altresì, agibilità alle strutture che sono risultate compromesse dal sisma”.
Il Club alpino italiano, convinto assertore del concetto di montagna come risorsa collettiva, è, quindi, impegnato, unitamente ai Presidenti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, a individuare e promuovere concrete azioni di rilancio di questi territori straordinari, auspicando di ottenere l’imprescindibile collaborazione delle Amministrazioni locali, delle Associazioni e delle popolazioni interessate.
“In quest’ottica – osserva il Vice Presidente Antonio Montani – il Nuovo Catasto Sentieri, in via di approntamento da parte del CAI nell’ambito del protocollo in atto con il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, può costituire un valido strumento per individuare priorità e programmare il post terremoto”.
“Ma perché tutto questo sia possibile – ribadisce Paola Romanucci, Presidente della Sezione di Ascoli Piceno – è indispensabile che vengano ripristinate con urgenza le vie di accesso ai territori montani, senza le quali la ripresa è impensabile”.