Ripartire dopo il dramma del terremoto attraverso la montagna, la sua conoscenza e la sua frequentazione. Con questo obiettivo il Club alpino italiano ha ideato il progetto della Casa della Montagna di Amatrice, che sta avanzando con il supporto di Edison e Anpas.
Nella giornata di oggi, nei pressi della palestra della Scuola Capranica in viale Saturnino Muzi (zona dove dovrebbe essere ubicata la Casa della Montagna) sono stati effettuati i primi rilievi tecnici, alla presenza del Sindaco Sergio Pirozzi e dei rappresentanti di CAI, Edison e Anpas.
Secondo un primo studio di prefattibilità, condotto da Edison, la Casa della montagna dovrà essere una struttura modulare, antisismica, autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, che mima i profili delle montagne circostanti. Sarà la sede della Sezione CAI amatriciana, un luogo con funzioni educative e informative.
“Il bisogno di ripartire, di avere punti fermi, di riavere subito ciò che non c’è più. Sono le parole di Marco Salvetta, Presidente della sezione CAI di Amatrice, subito dopo l’immane dramma che ha colpito la sua terra; a Marco, che nonostante un serio problema di salute, ha voluto essere con noi oggi, vanno i più sentiti auguri di pronta ripresa, sia da parte mia che da parte del Presidente Generale Vincenzo Torti”, ha affermato la Vicepresidente generale del CAI Lorella Franceschini. “Da questo pensiero, da questo bisogno, parte il desiderio del Club alpino italiano di dare un fattivo contributo al futuro di Amatrice e alla ricostruzione sociale, attraverso la promozione del progetto della Casa della Montagna, centro polifunzionale dotato diuna palestra di arrampicata, un posto tappa con servizi, una sala conferenze, una biblioteca e una sala espositiva. Non solo centro essenziale di aggregazione, non solo presidio e rilancio delle terre alte dell’Appennino centrale, ma modello di condivisione e coesione tra le genti di montagna”.
Conclude la Franceschini, che si è resa interprete anche del pensiero del Presidente generale del CAIVincenzo Torti. “Dopo la prima fase di grave emergenza, che ha visto in prima linea i volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del CAI in collaborazione con la Protezione Civile, è ora tempo di ricostruire, di ridare una casa in cui tornare alle genti di queste montagne. Al centro del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, contiamo che questo territorio di straordinaria biodiversità possa ritrovare nuova vita anche attraverso la Casa della Montagna, esempio virtuoso di edilizia sostenibile e rispettosa dell’ecosistema”.
“Attraverso questo progetto intendiamo dare un aiuto concreto alla ricostruzione di Amatrice. Edison si è confrontata con la comunità locale, portando le sue competenze. Ne è scaturita la richiesta della Casa della Montagna”, spega il direttore dei Servizi Energetici di Edison Paolo Quaini. “Siamo contenti di questa collaborazione, un’iniziativa che oltre a essere rispettosa del contesto e dell’ecosistema in cui si inserisce, ha di per sé un valore in quanto esempio concreto di sostenibilità. Lo studio di fattibilità per la realizzazione del progetto, prodotto da Edison in collaborazione con Magnoli&Partners, sarà condotto con l’utilizzo del BIM, uno strumento all’avanguardia che permette di progettare in digitale gli edifici, prevedendo il ciclo di vita dei materiali che li compongono, in maniera tale da efficientarne i consumi e gestirne la manutenzione, e di garantire tempi e costi di realizzazione”.
Egidio Pelagatti, responsabile operativo protezione civile Anpas, afferma: “è un primo passo per realizzare l’obiettivo della nostra raccolta fondi: una struttura che abbia valenza sul territorio, un presidio funzionale per il volontariato, ma anche per gli amanti della montagna. Un presidio, che pur rimanendo comunale, riesca a fungere da riferimento per la formazione e per la prevenzione di protezione civile che, insieme ai partner del progetto, ci impegniamo a portare avanti anche per fare memoria di ciò che è stato e dell’impegno dei tanti nostri volontari intervenuti nel momento dell’emergenza”.
Sono intervenuti inoltre Lavinia Bellioni Direzione Affari Istituzionali Edison, l’arch Carlo Magnoli dello Studio Magnoli & Partners, il Consigliere Centrale del CAI Eugenio Di Marzio, il Presidente del CAI Lazio Fabio Desideri e Paolo Demofonte del CAI Amatrice.