La Provincia di Trento non aveva le necessarie conoscenze scientifiche per accertare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la “problematicità” dell’orsa KJ2; pertanto prima di emanare qualsiasi provvedimento finalizzato alla cattura o peggio, all’uccisione dell’animale, avrebbe dovuto chiedere e attendere il parere dell’Ispra, l’Istituto di riferimento per la “gestione” della fauna selvatica nel nostro Paese. E’ quanto sostiene l’Ente Nazionale Protezione Animali nella memoria di parte offesa depositata oggi presso la Procura di Trento.
La Provincia dunque avrebbe dovuto seguire una linea di prudenza anche perché, prima di assumere qualunque decisione operativa,sarebbe stato necessario chiarire la dinamica dei fatti; cosa che invece, al di là della versione fornita dal signor Metlicovec, non è mai stata fatta. Così come non sembrano essere state tenute in considerazione le autorevoli parole di Claudio Groff, funzionario provinciale e Capo del Dipartimento Grandi Carnivori della Provincia, e che da molti anni coordina e promuove il Progetto Life Ursus sul territorio. Pochi giorni dopo la presunta aggressione, Groff, citando le parole dello stesso Metlicovec, forniva una versione radicalmente diversa da quella “ufficiale” precisando come il pensionato, prima di essere aggredito dall’orsa, l’avesse colpita sul muso con un bastone. Nessuna verifica poi è stata condotta sul ruolo vicenda dal cane (di taglia grande) che accompagnava Metlicovec e che molto probabilmente è stato considerato una minaccia da KJ2 facendola allarmare. Insomma, sembra esserci stata un gran fretta di puntare l’indice contro il plantigrado.
Alla Provincia di Trento Enpa contesta non solo la classificazione di KJ2 come esemplare pericoloso – le autorità politiche non avevano alcuna competenza scientifica per farlo, semmai avrebbero dovuto farlo i tecnici – ma, soprattutto, l’uccisione dell’orsa, visto che ad oggi non c’è prova che essa abbia tenuto comportamenti pericolosi per gli agenti del Corpo Forestale incaricati della cattura.
Pertanto l’Ente Nazionale Protezione Animali considera la morte di KJ2 come un vero animalicidio che non può essere motivato né con esigenze di autodifesa né con la tutela dell’incolumità pubblica. «Restiamo in attesa che la Procura di Trento assuma tutte le opportune iniziative per rendere giustizia a KJ2, ma ora, come è stato per il caso di Daniza, la vera urgenza riguarda i due cuccioliseparati anzitempo dalla mamma e non ancora autosufficienti. Per questo – dichiara Enpa – abbiamo chiesto che vengano sottratti all’autorità della Provincia e che siano sottoposti alla diretta tutela dello Stato».