Le operazioni di svuotamento del laghetto della Mostra d’Oltremare, iniziate mercoledì scorso, hanno causato la morte di migliaia di pesci rossi, di tartarughe e di altre specie animali che arricchivano una delle aree più belle del quartiere di Fuorigrotta. Solo l’intervento dei volontari della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) e dei Verdi ha consentito ad alcune centinaia di esemplari di essere messi in salvo con mezzi di fortuna come secchi, canotti, vasche e ogni cosa che potesse dare ospitalità agli animali. Dopo l’allarme lanciato dalla Lipu e dai Verdi e l’intervento dei Carabinieri Forestali, l’Ente ha provveduto a mettere a disposizione alcune vasche per ospitare i superstiti. Sono arrivati anche i veterinari dello Zoo in soccorso delle papere ferite in seguito alle aggressioni dei cani lasciati liberi senza guinzaglio.
“Si tratta di una barbarie inutile per la quale abbiamo chiesto spiegazioni. E’ assurdo che nessuno si sia posto il problema di mettere in salvo migliaia tra pesci, tartarughe e altri esemplari che avrebbero potuto essere ospitati tranquillamente nel laghetto dello zoo che dista pochi metri. Si tratta di un vero e proprio crimine commesso nei confronti di questi poveri animali per i quali chiederemo giustizia. Vogliamo intanto ringraziare i volontari della Lipu che in questo momento stanno sfamando le papere del laghetto e hanno adottato le tartarughe superstiti. Ora bisogna riempire subito il laghetto così come disposto anche dall’intervento dei Carabinieri Forestali. L’intervento dell’ente Mostra che solo ora ha messo a disposizione alcune vasche è apprezzabile seppur tardivo. Quando si pianificano interventi di questo tipo occorre rispettare la vita di tutti gli esseri viventi”. Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, presente sul posto, e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini.
“Dopo aver ricevuto la segnalazione dei cittadini siamo subito intervenuti sul posto – dichiara Fabio Procaccini della Lipu – ma era troppo tardi. Abbiamo trovato migliaia di pesci rossi e tartarughe già morti e siamo riusciti a salvare solo qualche centinaio di esemplari che erano ancora agonizzanti con retini di fortuna. Una strage che si poteva evitare con provvedimenti semplici come ad esempio portare delle vasche provvisorie che ospitassero gli animali in attesa del termine delle operazioni di svuotamento e riempimento del laghetto. Eppure l’Ente mostra sul proprio sito si vantava che nella zona del laghetto vivessero esemplari di ‘rospo neralbino’, una specie protetta dal Cites. Sempre in quest’area pochi mesi fa abbiamo festeggiato il ritorno degli aironi. Ed oggi questa devastazione”.
“A rendere più paradossale il tutto – concludono Borrelli e Procaccini – è il fatto che il laghetto, che presenta diverse falle nella sua struttura, sarà riempito nuovamente a breve per poi essere di nuovo svuotato tra qualche mese per dare il via alle opere di impermeabilizzazione. Uno spreco di soldi, acqua e risorse davvero incomprensibile. Proporremo all’ente di provvedere all’immediato riempimento del laghetto per poi provvedere all’impermeabilizzazione dello stesso con procedure che rispettino gli equilibri dell’area. Nel frattempo apprezziamo l’intervento dei veterinari dello Zoo che sono giunti per assistere le papere che, al di fuori del lago, sono state assalite e ferite dai cani, così come abbiamo apprezzato che la stessa Presidente della Mostra D’Oltremare, Donatella Chiodo, sia intervenuta personalmente sul posto per capire cosa fosse successo”.
