“I dati del dossier del Ministero della salute sulle spese sanitarie, pubblicati da La Stampa, dimostrano come i deficit riguardino tutte le regioni e non solo la Campania. Le stime delle perdite delle aziende ospedaliere per un ammontare di 1,5 miliardi, evidenziano che la situazione è più difficile dove i redditi pro capite sono più bassi e rivolgersi alla Sanità pubblica è una necessità. La classifica delle aziende ospedaliere con deficit maggiori vede nelle prime otto posizioni due ospedali di Roma, due di Palermo, due di Napoli uno a Milano e uno a Torino a riprova che il problema è equamente distribuito in tutto il Paese. Il bilancio negativo viene compensato dall’aumento delle tasse e dai contributi delle regioni che in un bilancio complessivo hanno consentito di far registrare per la prima volta un segno positivo nel bilancio delle Asl e degli ospedali italiani. E’ giunto il momento di iniziare ad abbassare le addizionali Irpef in misura direttamente proporzionale al recupero degli sprechi. La Regione guidata da Vincenzo De Luca è riuscita in questi anni ad avviare una rivoluzione della sanità pubblica, lottando contro gli sprechi e contro il malaffare e le clientele che la assediavano e iniziando a fare pulizia rimuovendo le mele marce tra il personale sanitario. Questa è la strada per arginare la voragine delle spese sanitarie e, al tempo stesso, migliorare i servizi per i degenti”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità.
Sanità, Borrelli (Verdi): dossier del Ministero dimostra che deficit riguarda tutte le regioni non solo la Campania. Proseguire con lotta agli sprechi per ridurre addizionali Irpef
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