Sono ben 72mila le adesioni raccolte in poche ore dal mail bombing promosso da Enpa attraverso la propria pagina Facebook contro il sindaco di New York Bill De Blasio. La campagna di protesta è stata lanciata alla vigilia delle elezioni comunali della “Grande Mela” (in programma il 7 novembre) con l’obiettivo di chiedere a De Blasio, in corsa per un secondo mandato, un netto cambio di direzione nella gestione del randagismo. Una gestione che prevede ancora il ricorso all’anacronistica, crudele e del tutto inefficace uccisione di animali.
Sotto accusa è, soprattutto, il rifugio AC&C. Qui cani e gatti, anche cuccioli di pochi giorni, vengono uccisi sette giorni su sette se non trovano una famiglia nel giro di poche ore. E non importa se si tratta di randagi, di animali abbandonati o smarriti dai loro proprietari: tutti loro sono destinati a finire nel braccio della morte. Spesso cani e gatti in perfetta salute vengono uccisi solo perché, nel tentativo di fuggire dalla loro gabbia, finiscono per graffiare un dipendente del rifugio. Il boia non si ferma neanche davanti alle mamme con i loro piccoli.
La protesta dell’Ente Nazionale Protezione Animali, condotta insieme con gli attivisti newyorkesi, non è di oggi. Già in passato l’associazione si è mobilitata in difesa dei randagi di New York. Ed è riuscita a ottenere importanti risultati, convincendo alcune aziende, ignare di quanto realmente accadesse nella struttura, a ritirare il proprio sostegno al rifugio AC&C. Marchi come Puma e Missoni hanno risposto all’appello lanciato dall’Ente Nazionale Protezione Animali e hanno ritirato il proprio logo da un evento di raccolta fondi promosso proprio dal rifugio.
Nel 2013, in occasione della candidatura a sindaco, De Blasio aveva promesso politiche più attente al rispetto e alla tutela degli animali. Molti di quegli impegni sono stati disattesi, secondo Enpa è tempo che De Blasio dia concretezza alle proprie parole. Per aderire al mail bombing si può cliccare qui (http://urlin.it/1456ed).