«Ci opponiamo fermamente a qualunque colpo di mano che in Commissione Bilancio della Camera venga tentato per smantellare fondamentali leggi dello Stato, vale a dire la legge 157/92 sulla tutela della fauna e la regolamentazione della caccia e la legge 394/91 sui parchi e la aree protette. La sessione di bilancio non può e non deve trasformarsi in saccheggio del patrimonio ambientale del nostro Paese, con danni irreversibili alle nostre risorse naturali. Sarebbe inaccettabile far passare nella manovra di bilancio di quella cosiddetta riforma dei parchi che anche con la nostra forte mobilitazione è stata fermata». Così le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu, Wwf. denunciano i tentativi di stravolgere la nostra legislazione ambientale; tentativi portati avanti con alcuni emendamenti firmati dal PD alla legge di bilancio in discussione nelle prossime ore.
«Al governo – proseguono le associazioni – chiediamo di non rendersi complice in nessun modo degli emendamenti Parrini e Ginoble, che comportano modifiche tali alle normative in vigore da configurare una autentica deregulation filovenatoria nella gestione da fauna selvatica». Questi due irricevibili proposte prevedono infatti lo stravolgimento dell’articolo 19 della legge 157/92, che riguarda i piani di controllo nei parchi e nelle aree protette, e equivalgono pertanto alla cancellazione di ogni tutela di tempo, spazio, luogo del patrimonio faunistico, che viene affidato a un regime di ingestibilità e di autentica anarchia di interventi. Un arretramento gestionale e che causerà il caos completo per le regioni e una guerra continua con i ricorsi delle nostre associazioni. «All’esecutivo, al Parlamento diciamo: fermatevi e ringraziamo quegli esponenti politici, come Angelo Bonelli, che dentro e fuori Montecitorio si stanno battendo per impedire questo scempio», concludono Enpa, Lac, Lav, Lipu, Wwf.