Il Club Alpino Italiano, associazione alpinistica ed ente di diritto pubblico, cui aderiscono 320.000 soci(il cui contributo costituisce l’80% delle risorse di cui dispone), con il Decreto Legge n.86 cambia il ministero di riferimento: il Mibact viene sostituito da quello dell’Agricoltura, politiche agricole, forestali e turismo.
Il Cai ne prende atto e proseguirà con il nuovo Ministero vigilante la collaborazione che negli anni ha sempre prestato con i governi che si sono succeduti alla guida del Paese e i diversi Ministeri che lo hanno vigilato.
Il Cai ne prende atto e proseguirà con il nuovo Ministero vigilante la collaborazione che negli anni ha sempre prestato con i governi che si sono succeduti alla guida del Paese e i diversi Ministeri che lo hanno vigilato.
Il trasferimento di competenze, tuttavia avviene attraverso il richiamo ad una norma ampiamente superata già dal 2000 con la nuova governance del Cai e il nuovo Statuto dell’Associazione, voluti dalle leggi che sin dal 1999 imposero il riordino degli enti pubblici .
Il trasferimento dei poteri di vigilanza sul Cai al Ministero dell’Agricoltura andrebbe perciò realizzato con il semplice richiamo alle norme e allo Statuto vigenti, che già ora assicurano la più efficace vigilanza governativa.
Il trasferimento dei poteri di vigilanza sul Cai al Ministero dell’Agricoltura andrebbe perciò realizzato con il semplice richiamo alle norme e allo Statuto vigenti, che già ora assicurano la più efficace vigilanza governativa.
Si eviterebbe in tal modo di convocare oltre 1100 delegati da tutta Italia con i relativi costi, per unadispendiosissima Assemblea Straordinaria del Cai, semplicemente per aggiungere alle parole“ministero vigilante”, già contenute nello Statuto del Cai, la specifica che si tratta di quello dell’Agricoltura, cosa inopportuna, perché se fosse accaduto anche nel passato per ogni cambiamento di ministero vigilante (per la precisione già quattro. Questo è il quinto) la specifica avrebbe comportato altrettante dispendiose assemblee straordinarie.
Il Cai confida nell’accoglimento di un emendamento in tal senso da parte del Governo e della Commissione affari costituzionali che al Senato oggi pomeriggio voterà il testo del decreto legge di riorganizzazione del governo, che prevede anche il trasferimento del Cai alla vigilanza del MIPAAFT.