Approfondire le modalità d’uso delle nuove tecnologie per favorire lo scambio di informazioni all’interno del Club alpino italiano e per condividere le tante esperienze che si sviluppano e crescono. Il tutto in un momento storico nel quale la comunicazione (specialmente attraverso i social network) sta diventando una presenza costante e pervasiva della vita quotidiana di ognuno di noi.
Con questo obiettivo il Club alpino italiano ha organizzato le Giornate Nazionali della Comunicazione, in programma sabato 29 e domenica 30 settembre a Bologna, presso la Terza Torre della Regione Emilia-Romagna (Viale della Fiera, 8).
“La comunicazione, scriveva Calvino nelle sue Lezioni Americane, è lo sforzo delle parole per rendere conto con la maggior precisione possibile dell’aspetto sensibile delle cose. Per riuscirci, è prima di tutto necessario esprimersi con chiarezza ed essenzialità, cercando di adottare il linguaggio più consono per il destinatario delle informazioni”, afferma il Presidente generale Vincenzo Torti, che prenderà parte alle Giornate. “Non meno importante, però, è l’attenzione che il destinatario di un’informazione deve riservare al messaggio, prendendosi il tempo necessario per coglierne i punti salienti, elaborare una valutazione e, solo allora, rispondere o utilizzare l’informazione, assumendo le conseguenti iniziative”.
A Bologna parteciperanno oltre 200 Soci (numero massimo consentito) provenienti da tutta Italia che, dopo le relazioni introduttive, si divideranno in quattro tavoli di lavoro e focus group sulla comunicazione interna all’associazione. Gli argomenti andranno dal come ottimizzare gli scambi di informazione tra strutture e Soci e tra Soci e Soci (“CAI dell’informazione”), alle buone pratiche delle Sezioni. Dalla messa in rete delle competenze di Scuole e Organi Tecnici, alle modalità ottimali attraverso le quali rendere “social” la montagna, conciliando le aspettative e le esigenze dei giovani con i valori del CAI.
“Vogliamo creare una nuova immagine, attuale e univoca del Club alpino, da veicolare verso l’esterno e, contemporaneamente, utile alla comunicazione interna, per consentire una migliore circolazione delle informazioni. Una sorta di marchio di qualità della nostra associazione”, afferma la Vicepresidente generale Lorella Franceschini. “Altra finalità è quella di dare ai Soci gli strumenti per dare maggiore visibilità a una serie di attività organizzate dalle Sezioni che hanno un elevato valore sociale: da quelle rivolte ai disabili alla montagnaterapia, fino alle iniziative con i giovani e i giovanissimi”.
Tutte le specificità del CAI saranno dunque toccate, ma particolare attenzione sarà dedicata al quarto tavolo, dedicato ai giovani, che sarà composto solo da ragazzi, massimo trentenni, i quali si interrogheranno su come avvicinare le attività proposte al mondo giovanile.