Alcune domande del quiz del concorso per 20 infermieri al Cardarelli erano errate e hanno falsato il risultato dell’intera selezione. La conferma arriva dal Tar Campania che ha dato ragione ai candidati che, assistiti dagli avvocati Francesco Leone, Simona Fell, Ciro Catalano ed Elena Violano, avevano presentato ricorso e che, ora, potranno riprendere da dove avevano interrotto, ovvero con le prove orali.
“Si tratta di una prima vittoria che conferma che il concorso al Cardarelli non si sarebbe svolto in maniera del tutto regolare – commentano i legali dello Studio legale Leone-Fell – a partire proprio dalle domande del test. Abbiamo fatto analizzare i quesiti da un team di esperti e il responso ci è apparso subito chiaro: con quelle domande era praticamente impossibile operare una selezione meritocratica. Siamo lieti che anche i giudici amministrativi abbiano confermato le nostre perplessità e ridato ai nostri ricorrenti la possibilità di confrontarsi con gli altri candidati”.
Accolti, al momento, i primi ricorsi individuali che vertono proprio su alcuni quesiti della prova pratica del concorso. I giudici del Tar Campania hanno infatti disposto l’ammissione dei ricorrenti al prosieguo della selezione. Qualora dovessero superare anche l’orale si ritroverebbero in graduatoria e, in base al punteggio ottenuto, persino tra i vincitori.
Caos concorso Cardarelli, pronta una class action e un esposto in Procura. I legali dei ricorrenti: “Centinaia di segnalazioni”. Segnalazioni anche al consigliere regionale dei Verdi Borrelli
Pronta una class action per le presunte irregolarità nel concorso per 20 infermieri indetto dall’Aorn Cardarelli. L’annuncio arriva da Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone-Fell. “In questi giorni il nostro studio – dichiarano – ha ricevuto centinaia di segnalazioni in merito alla selezione pubblica per l’assunzione di 20 infermieri presso l’azienda ospedaliera Cardarelli, segnalazioni, che come riportano anche gli organi di stampa, inficerebbero la regolarità della selezione”. Qualora tali segnalazioni dovessero essere confermate, fanno sapere dallo studio Leone-Fell, la prova pratica che i candidati hanno sostenuto nei giorni 16 e 17 maggio sarebbe assolutamente illegittima in quanto non avrebbe rispettato le regole poste dalla legge a garanzia di un regolare concorso pubblico. “Stiamo pertanto ragionando sui motivi di illegittimità da inserire in un eventuale ricorso che punterà all’ammissione dei ricorrenti alle prove successive del concorso. Il tutto – aggiungono Leone e Fell – avrà anche delle ripercussioni sul versante penale. Insieme all’avvocato penalista Gennaro Demetrio Paipais stiamo già denunciando quanto accaduto nelle sedi opportune”.
“La vicenda approderà in Procura”, annuncia l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais che ha già ricevuto oltre cento candidati per valutare i profili penali delle presunte irregolarità. “Ci limiteremo a sottoporre alla attenzione della Procura le anomalie segnalate. Sarà poi la magistratura – dichiara Paipais – ad accertare eventuali responsabilità penali in ordine alle paventate irregolarità del concorso che il nostro studio sta approfondendo in queste ore. É anomalo che sarebbero stati diffusi i pochi argomenti oggetto della prova ad alcuni candidati in assenza di una ufficiale banca dati. É meritevole che il Cardarelli abbia favorito la massima trasparenza utile alla ricostruzione di eventuali anomalie”.
Decine di segnalazioni stanno pervenendo anche al consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Ci stanno addirittura arrivando dei plichi con delle presunte prove dell’irregolarità del concorso – spiega Borrelli -. Dinanzi ad un numero così alto di segnalazioni riteniamo che vada fatta chiarezza nelle sedi opportune. Per questa ragione stiamo raccogliendo tutta la documentazione che ci è stata inviata in modo da poterla trasmettere alla Procura”.