di Simona Minucci
Alla vigilia della riapertura di bar e ristoranti dopo il lockdown di due mesi imposto dall’emergenza da Covid19, la Regione Campania ha firmato un’ordinanza che disciplinava l’orario di chiusura entro e non oltre le 23. Il provvedimento è naturalmente stato disposto per evitare pericolosi assembramenti, ma non è stato efficace. Sono infatti ben note le immagini del lungomare di Mergellina e di altre aree della città che da sempre sono punto di riferimento per la movida del sabato sera, colme di persone intente a godersi, forse un po’ incautamente, il primo weekend di libertà dall’inizio dell’emergenza.
In una città come Napoli, dove il movimento giovanile si concentra soprattutto nel centro storico, che fra i motivi per cui è noto in tutto il mondo ha anche la strettezza dei vicoletti, è effettivamente inevitabile che al libero movimento di gruppi di persone corrispondano situazioni di assembramento, coi rischi che ormai conosciamo bene.
E mentre il presidente De Luca manifesta la sua amarezza per la situazione creatosi contro lo stato, il quale ha “dovere ed autorità di imporre il rispetto delle regole”; altrettanto fanno contro lo stesso i gestori delle attività incriminate. “Non ha senso questa modalità” – dichiarano ai microfoni di LaPresse i lavoratori di alcuni dei locali in via Aniello Falcone al vomero, frequentatissima dai più giovani – “i ragazzi restano in strada ben oltre l’orario di chiusura. Il presidente De Luca ci accusa di essere centri fondamentali per il consumo di alcol e droga, ma non è questa la modalità ad eliminare il problema”. Si riferiscono alle dichiarazioni fatte dal presidente della Regione, nelle quali invita i ragazzi a nuove modalità di socializzazione che non includano il consumo di sostanze stupefacenti.
Non sono inoltre mancati episodi di insofferenza da parte delle persone. “la parte incivile del nostro popolo ha dato il peggio di sé” dichiara Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, “Al Vomero, addirittura, un uomo, durante un controllo ha aggredito due agenti. Situazioni di puro delirio di gente in preda ai fiumi di alcool e all’inciviltà”.