Preservare è l’obiettivo principale dell’Unione Europea: preservare la produzione alimentare, nel senso di produrre con criterio, rispettando la terra che ci dona i suoi frutti, preservare il pianeta dallo sfruttamento compulsivo dei giorni nostri, preservare i cittadini assicurandosi che ciò che portano in tavola sia sano, controllato e sicuro. Preservare per innovare, attraverso la ricerca scientifica, trovare soluzioni per una produzione ecosostenibile che “nutra il pianeta”, per contrastare il problema della malnutrizione ed il suo opposto, ovvero l’obesità crescente nei paesi dell’unione. Farlo insieme, attraverso dibattiti e discussioni, esponendo i problemi, affrontandoli e risolvendoli, in uno spazio che accomuna 27 paesi, in cui tutti sono presenti e tutti hanno voce in capitolo con l’obiettivo di preservare gli interessi della collettività.
Sono queste le premesse con cui l’Unione Europea si presenterà all’EXPO di Milano, il prossimo anno, insieme con 20 paesi dell’Unione, per mostrare ai 20 milioni di visitatori previsti tutte le iniziative che L’UE promuove nell’ambito alimentare, centrando l’attenzione sul grano, alimento base per l’uomo e di cui l’Europa è uno dei maggiori esportatori al mondo. Conosceremo Sylvia, una ricercatrice, e Alex, un panettiere, personaggi di fantasia che, attraverso un cartone animato, ci mostreranno l’importanza di una cultura alimentare corretta e come scienza e agricoltura possano dialogare per trovare soluzioni ai problemi, di comune accordo, facendoci divertire e sensibilizzandoci allo stesso tempo.
Il tutto si svolgerà in un vasto padiglione, che si troverà nell’area Italia, dove al piano terra ci sarà l’esposizione vera e propria con installazioni, proiezioni di dipinti che riguardano il grano ed il pane, filmati, fotografie che immortalano pasticceri, fornai e panettieri europei dal 1947 ad oggi; un luogo dove i 20 Stati europei partecipanti saranno chiamati a dare un loro contributo materiale, nel senso di esporre un alimento, un seme, una pianta, come caratteristica del proprio paese di provenienza, prova di capacità e di collaborazione, tutto in un’unica installazione. Al piano superiore, invece, ci saranno gli uffici amministrativi dell’Unione ed una sala congressi come spazio comune, per gli addetti ai lavori, dove poter confrontarsi e dialogare.
La decisione di partecipare all’EXPO è un passaggio obbligato nel percorso che l’Unione europea ha intrapreso già da tempo e che ha portato a buoni risultati come gli accordi sulla politica agricola comune (PAC), che fissano criteri comuni di produzione e conservazione, ad esempio pongono dei controlli su alimenti e confezioni che devono rispettare dei criteri minimi, decreta lo stanziamento di fondi in difesa di un’agricoltura sostenibile, salvaguardando le comunità rurali, promuovendo politiche di sviluppo ecologiche; si pensi che con l’ultimo patto, che ha validità dal 2014 al 2020, sono stati stanziati 408 miliardi di euro. Un contributo fondamentale al lavoro dell’unione viene fornito dal centro comune di ricerca (JRC), un organo interno all’Unione che, in maniera autonoma, dà un supporto tecnico e scientifico, aiutando la produzione legislativa europea.
L’Europa ha accettato la sfida e si è costruita una posizione preminente in ambito mondiale, posizione che vuole mantenere e rafforzare, nella convinzione che l’Europa può fare tanto per se stessa e per gli altri, tentando, con il suo spirito di fratellanza, di coinvolgere più attori possibili in questo progetto,che si pone obiettivi a lungo termine affrontando argomenti non più rimandabili.
Stefano Gattordo