Il progetto europeo “Erasmus+ Climbing for everybody” arriva in Italia con il Club alpino italiano: dal 16 al 22 settembre in Valle D’Aosta (con base operativa al Napoleon Hotel di Montjovet) si terrà infatti la “mountain week” italiana, alla quale parteciperanno 15 giovani climber, di età compresa tra i 16 e i 30 anni, per ognuna delle sei associazioni alpinistiche europee aderenti all’iniziativa. Oltre al CAI, i club alpini di Croazia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia e Ungheria.
I ragazzi arrampicheranno in alcune delle aree più caratteristiche della zona, a partire dal massiccio del Monte Bianco, in compagnia di grandi scalatori come Maurizio Oviglia e Luca Schiera. Il nostro Paese è l’ultimo a ospitare la “mountain week”, che si è già tenuta negli altri cinque a partire dal settembre del 2016.
I 15 ragazzi italiani iscritti al Cai si impegneranno per far conoscere ai coetanei stranieri la Valle D’Aosta, non solo come luogo ideale per arrampicare, ma anche nelle sue particolarità storiche, naturalistiche e culturali.
Sono infatti in programma, oltre alle giornate dedicate all’arrampicata, visite al castello di Fénis, al Forte di Bard, al centro storico di Aosta e alla fabbrica della Grivel, oltre a un’escursione nel Parco Nazionale Gran Paradiso.
Da sottolineare poi le conferenze serali, in primis quelle degli alpinisti Luca Schiera sull’arrampicata nel mondo, Eleonora Delnevo su arrampicata e disabilità e Maurizio Oviglia sul “clean climbing” (arrampicare solo con i “nut” per proteggersi, quindi lasciando la roccia inalterata). Senza dimenticare quelle più specificatamente legate al territorio, precisamente sull’arrampicata in Valle D’Aosta e sul Parco Nazionale Gran Paradiso. In programma infine la visita notturna all’osservatorio astronomico di S. Barthelemy.
Il progetto “Climbing for everybody” si prefigge di divulgare e far conoscere al pubblico le attività legate alla montagna e i valori e le tradizioni della stessa nei diversi paesi, evidenziando soprattutto le potenzialità e le positive ricadute, anche sulla salute, delle iniziative svolte in ambiente dalle associazioni alpinistiche.