“Abbiamo fatto sfilare attrici truccate dalla visagista Laila che ha reso credibili i visi insanguinati e tumefatti perché sia evidente quel che ogni giorno succede in molte case così come hanno recitato nelle storie scritte da Benedetta Bottino che ha curato la parte artistica dell’evento”, hanno detto l’organizzatrice del flash mob di stamane svoltosi in piazza dei Martiri, Benedetta Sciannimanica, fondatrice di TU, Tutte Unite con la Presidentessa Paola Adamo. Tra gli altri all’iniziativa hanno partecipato Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale dei Verdi e promotore di un ordine del giorno approvato a unanimità in consiglio regionale per dare sgravi fiscali alle aziende che assumono donne vittime di violenza, la consigliere Bruna Fiola promotrice della legge contro la violenza sulle donne, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II; Alessandra Clemente, assessore alle Politiche Giovanili al comune di Napoli; Roberta Gaeta, assessore al Welfare al comune di Napoli, il consigliere comunale e metropolitano di Napoli Carmine Sgambati e Gennaro Ferrara ex preside della Università Navale di Napoli, “Non basta solo indignarsi, ha precisato Borrelli, servono fatti concreti per fare in modo che le vittime possano prendere in mano le loro vite e ripartire, dando loro un lavoro e quindi l’autonomia. La Regione chiederà al governo di incoraggiare sempre più imprenditori a sposare questa causa promuovendo una norma che dia sgravi fiscali a chi assume donne vittime di violenza”. All’iniziativa ha dato il suo sostegno anche Carla Caiazzo la donna di Pozzuoli a cui il compagno diede fuoco.
Restituire la vita alle donne vittime di violenza, Flash mob con donne truccate con volti tumefatti dalle botte per le vie del centro per chiedere al Parlamento azioni concrete. Il sostegno di Carla Caiazzo
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